Pilone votivo di Dinhì
Bardonecchia
Questo pilone affrescato si trova a Mouchecuite, nei pressi della grange di Dinhì (in questa stessa posizione, nella Carta Avico appare un gruppo di grange e la località è chiamata Denis).
Più piccolo di quello di Pralavèn, forse fu costruito nella seconda metà del XVII secolo in muratura di pietra legata con calce: sul fronte sembra esserci la data 1672, ma la lettura è molto incerta. E' possibile che il pilone votivo sia stato eretto per riportare il luogo nell'ambito dell'ortodossia cattolica poiché nelle immediate vicinanze dello stesso vi è una roccia con dei graffiti nei quali appaiono il nodo e la stella di Salomone, forse simboli ritenuti eretici o maligni.
La qualità pittorica degli affreschi non è elevata e potrebbe trattarsi di qualche pittore locale di limitata esperienza; tuttavia le raffigurazioni sono piuttosto vivaci e iconograficamente interessanti. Le cornici degli affreschi e quello della lunetta absidale sono stati ripresi probabilmente alla metà del XIX secolo, come pare indicare l'uso della lingua italiana in luogo di quella francese.
Anche in questo pilone, dalla forma di una Cappella, furono affrescate le pareti laterali e l'abside. Nella parete di sinistra è raffigurato San Bernardo di Chiaravalle con il diavolo incatenato ai suoi piedi. Il disegno pare ispirarsi a quello del pilone di Pralavèn, sebbene realizzato da una mano più modesta e piuttosto naif: tuttavia la figura mostra un piacevole dinamismo e la rappresentazione del demonio è di notevole vivacità. La legenda sottostante ST BERNARD toglie ogni dubbio in merito al Santo raffigurato. La figura della parete di sinistra forse è ancora San Giacomo in veste da pellegrino e quindi i due affreschi sdoppierebbero l'immagine presente in quello di Pralavèn. Tuttavia quanto resta della legenda sottostante, TIEN , farebbe pensare a Saint Sebastian, ciò che non quadra con l'iconografia. Per alcuni aspetti, la raffigurazione più interessante sembra essere quella del diavolo, apprezzata da Michele Ruggero: una pittura dal disegno semplice e rustico, dai colori violenti e dalle figure malamente abbozzate [… con il] diavolo, rappresentato come un bestione irsuto e con la lingua pluriforcuta anziché biforcuta".
Nella lunetta absidale è raffigurato un angelo in volo rivolto a sinistra con la spada sguainata e un nastro con la legenda "Ricordatevi di Maria": sotto l'affresco vi è la legenda V. JOH . F. CO e sotto il ripiano che funge da altare ST . EN in azzurro su fondo bianco che forse sono da riferirsi a un affresco precedente andato perduto e sostituito dall'angelo."
Testi tratti da Alberto Trivero Rivera (con la collaborazione dell'Associazione Vivi Rochemolles), *ROCHEMOLLES E LA SUA VALLE: ARCHITTETURA RELIGIOSA*, Edizioni Vivi Rochemolles, 2017
Per l'estate 2024 sono previsti interventi di restauro.
I lavori architettonici saranno seguiti dall'Architetto Rachele Vicario, la parte di restauro dalla RAVA e C. S.r.l. RESTAURO E CONSERVAZIONE OPERE D’ARTE, le opere edili dalla Ditta Davide Fontan di Chiomonte
Informazioni e orari
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