Giaglione
Giaglione
Giaglione è situato in posizione dominante a monte di Susa alla confluenza della Valle della Dora e della Valle Cenischia, e per questo motivo uno snodo importante di strade e collegamenti con i valichi della Valle di Susa sia Monginevro che Moncenisio ma anche il Clapier. Da quest’ultimo la tradizione locale racconta che transitò Annibale con i suoi elefanti dopo aver attraversato la Valle dell’Arc per raggiungere la pianura padana e sorprendere l’esercito romano.
Giaglione viene citata tra le terre donate da Abbone, governatore delle valli di Susa e Moriana, per la fondazione dell’abbazia della Novalesa e in seguito dipendenza dell’abbazia di San Giusto e dei Savoia. Molte famiglie ebbero diritti feudali come gli Auruzi, i Bermondi e gli Aschieri, ma fin dal 1254 conquista le franchigie per l’autonomia amministrativa.
Legate alla presenza delle famiglie feudali sono i resti di alcune fortificazioni con funzioni di ricetto, tuttavia oggi poco leggibili, mentre restano significative le testimonianze di architettura militare come il Forte delle Combe.
Delle quattro frazioni che compongono Giaglione, S.Stefano desta particolare attenzione per la sua piccola cappella che mostra un ciclo di preziosi affreschi del XV sec. rappresentanti i vizi, le virtù e le pene dell'inferno ed attribuiti alla bottega dei Serra.
L’economia prevalentemente agricola era sufficiente alla sussistenza, il territorio non permise lo stanziamento attività proto industriali, pertanto vide già nel XIX secolo un progressivo spopolamento verso la pianura. Presenta ancora l’antico insediamento con case in pietra e tetti in losa che si dispongono a più livelli su versante montano, mantenendo pertanto intatta l’architettura originale. Interessante è il Canale di Maria Bona. canale irriguo fatto costruire dalla nobildonna della famiglia Aschieris, per favorire il defluire delle acque della Val Clarea verso l’abitato di Giaglione. Sorge in posizione panoramica su un luogo di antico culto la parrocchiale di San Vincenzo in cui sono conservate opere di notevole significato storico e artistico a testimonianza della vivacità culturale dell’area transfrontaliera attraverso il Moncenisio nel XVII sec.. La ricchezza dell’intaglio e la fantasia dei motivi decorativi richiamano da vicino i modi degli intagliatori della Moriana come Bernard Flandin, Jean Clappier, Jean Simon e Sébastien Rosaz, per la realizzazione di retable e statuaria lignea oggi in parte conservate presso il Museo di Arte Religiosa Alpina. Il museo, situato poco distante, nacque nel 1994 e dal 2001 fa parte del Sistema Museale Diocesano. San Vincenzo, secondo la tradizione protettore dei vignaioli, è il patrono celebrato il 22 gennaio con una cerimonia dai riti antichi che vede la presenza delle priore, una delle quali porta in equilibrio sulla testa il bran, una struttura in legno alta oltre 2 metri decorata di nastri, fiori e frutta, e di una pane a ciambella che viene cotto per l'occasione. Il corteo è accompagnato dagli Spadonari dai costumi e copricapo riccamente decorati con fiori e nastri: essi attraverso la Danza delle Spade compiono un antico rito, un tempo pagano, per favorire la fertilità della terra e l'abbondanza del raccolto.
Superficie 33,59 km²
Abitanti 640
Altitudine 821 m slm
Informazioni e orari
tel: 0122.622386
info@comune.giaglione.to.it | http://www.comune.giaglione.to.it/
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