Cesana Torinese

Cesana Torinese

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Nell’ampia conca alla confluenza dei torrenti della Ripa e della Dora e dominata dall’alto dalla vetta dello Chaberton (3130 m) e dal colle del Monginevro, Cesana viene ricordato dagli antichi itinerari romani con il nome di Goesao o Gadaone, proprio grazie alla presenza di una statione di posta lungo il tracciato della strada romana che univa la Pianura Padana e le Gallie attraverso il Mons Matronae.

A Cesana, come nell’area dell’alta Valle di Susa, si consolidò nell’XI secolo la famiglia comitale degli Albon, che nel 1133 assunsero il soprannome di Delfini fino al 1349 quando cedettero il territorio al trono di Francia. Tra il XIV e il XVII secolo la valle di Cesana fu teatro di scontri nell’ambito delle guerre di religione tra cattolici e riformati che culminò nel 1574 con l’occupazione di Cesana da parte dei riformati di Pragelato. Nel 1708 durante la guerra di successione spagnola Cesana divenne teatro di lotta tra le truppe piemontesi e savoiarde e l'esercito francese che tuttavia riuscì a penetrare in paese causando saccheggi e incendi. Cesana presentava anche un castello situato sul poggio che domina il borgo sulla riva destra della Ripa, se ne intuiscono i resti, ma è molto probabile che anche il nucleo più antico del paese fosse dotato di mura e di torri ancora leggibili nelle conformazioni attuali delle abitazioni. Nell’Ottocento sotto il dominio Napoleonico Cesana e il territorio circostante furono interessati dal miglioramento della via di transito con la costruzione della carrozzabile che consentì un miglioramento dei transiti anche nella stagione invernale.

La chiesa di San Giovanni Battista, la più antica della valle di Cesana, rimaneggiata più volte nel corso dei secoli ha un impianto a tre navate coperte da un pregevole soffitto ligneo a modanatura policroma opera dell’intagliatore Francois Ruas du Pont del 1678 mentre la torre campanaria in stile romanico delfinale presenta un’armoniosa cuspide ottagonale con acroteri. Il territorio di Cesana è molto vasto e comprende molte frazioni, un tempo dotate di parrocchie autonome che ancora oggi sono tra i più significativi esempi di arte religiosa dell’alta valle: Bousson con la chiesa parrocchiale della Madonna della Neve (1505) con il portale in pietra opera del lapicida Matheus Rode di Melezet, il bassorilievo lapideo della Visitazione e quello ligneo della Madonna del Lago Nero del Maestro di Bousson attivo nella valle di Cesana nel Settecento; sempre a Busson tra le case dall’architettura tradizionale, la Casa delle Lapidi è uno dei misteri archeologici ancora insoluti: le lapidi recanti iscrizioni in francese forse legate al movimento giansenista presentano decorazioni artistiche che riconducono alla stile presente in quest’area tra il XVII e XIX secolo e pertanto forse l’edifico è riconducibile ad abitazione di una famiglia di artisti in un primo periodo e poi di una confraternita; Thures, di fronte alla bella fontana ottagonale, la parrocchiale di Santa Maria Maddalena con il fonte battesimale lapideo (XV sec.), i capitelli antropomorfi e il retable dell’altare maggiore dei Jean Faure (1660 c.a); Fenils, chiesa parrocchiale di San Giuliano (1490) ampliata nel corso del Settecento con tipiche decorazioni barocche, presenta un soffitto ligneo a lacunari, i retable dell’altare maggiore e laterali;  Desertes chiesa Santa Margherita (1485) da caratteristico portale con motivo a rose ligneo di Jacques Jesse di Embrun (1670 c.a) dal retable ligneo settecentesco.

Con l’avvento del turismo invernale e la diffusione dello sci, Cesana si è sviluppata anche una nuove residenzialità diventando uno degli accessi privilegiati per il comprensorio sciistico della Via Lattea sancito anche con le Olimpiadi invernali del 2006. 

Superficie 121,30 km²
Abitanti  998
Altitudine 1354 m slm

  Piazza Vittorio Amedeo, 1, 10054 Cesana Torinese
tel: 0122 89114

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