Mompantero

Mompantero è un piccolo comune posto sulla sinistra orografica della Dora nel punto in cui confluisce il torrente Cenischia proveniente dalla valle omonima e ai piedi della montagna valsusina per eccellenza , il Rocciamelone.

Nel passato fu un quartiere di Susa, il cui borgo principale era Urbiano, citato nel testamento di fondazione della Novalesa di Abbone nel 739 come Orbanum. Certamente la presenza di molte incisioni rupestri tra i boschi e gli affioramenti rocciosi lungo i sentieri e le tracce che solcano il Rocciamelone lasciano supporre una frequentazione del territorio sin dall’epoca preistorica. Sulla riva del rio Ganduglia ad Urbiano, sono visibili i resti di una struttura monumentale ad archi che la tradizione locale definisce acquedotto romano. Pur essendoci analogie con l’acquedotto romano di Susa la struttura in pietra ha subito nel corso del tempo ripetuti interventi di consolidamento sino al periodo Seicentesco per favorire la canalizzazione dell’acqua sino a Susa.

Presso la frazione Trinità, arroccato sulla riva sinistra del torrente Cenischia, sorge il Castelletto di Mompantero (XIII sec.), connessa alla Porta Ferrata, anch’essa una costruzione fortificata che chiudeva il passaggio di Pietra Stretta, consentendo il controllo sulle merci in transito per il Moncenisio.

La frazione di Urbiano è inoltre interessata da un antico rituale immutato da molto tempo: il 1 febbraio in occasione della festa patronale di Santa Brigida di Svezia viene messa in scena Fora l’ours: un abitante della borgata, la cui identità è segreta, travestito da orso catturato e incatenato da cacciatori attraversa le vie del paese tra dileggi e scherzi, e bevute presso le case degli abitanti. Con la musica e le danze le ragazze del paese ammansiscono finalmente l’orso che svela la sua identità. La montagna di Mompantero è costellata da molte borgate alcune anche ad alta quota lungo la strada che conduce ai sentieri del Rocciamelone.

Superficie 30,01 km²
Abitanti 672
Altitudine 531 m slm