San Giorio di Susa
San Giorio di Susa
Adagiato sulla sponda destra della Dora Riparia, San Giorio fu nel Medioevo un importante feudo dei Bertrandi di Montmelian in Moriana, che nel XIII secolo ricevettero i diritti anche su Bruzolo, Chianocco e Villar Focchiardo. Spicca dominante il borgo il castello (XI sec) che i Bertrandi fecero ampliare per esigenze militari con la costruzione del maschio quadrato (in origine alto 27 metri) e il castello inferiore, addossato alle mura del ricetto, probabilmente con funzione residenziale. Fortemente danneggiato dalla truppe del maresciallo Catinat nel 1691, si conserva a rudere il castello inferiore, mentre il castello superiore fu oggetto di ricostruzioni e restauri dalla metà del Novecento. Poco a valle del castello nell’area compresa dal ricetto significativa è la presenza di una casaforte (XII sec.) parte integrante del complesso architettonico della casa parrocchiale, presenta una bella finestra a bifore e un coronamento di merli ghibellini. La parrocchia di S.Giorgio martire (XII sec.) è stata riedificata alle forme attuali nel 1836, mentre il campanile resta a memoria dello stile romanico precedente, come alcuni basamenti di colonna e il la cosiddetta Porta degli orti. Adiacente alla parrocchiale sorge su un affioramento roccioso la Cappella di San Lorenzo, detta del Conte, voluta da Lorenzetto Bertrandi nel 1328. Il ciclo di affreschi interni assegnato al maestro di San Giorio è uno dei complessi trecenteschi più ricchi della Valle di Susa: tra le particolarità si segnala la raffigurazione del Contrasto dei tre vivi e dei tre morti. Gran parte dell’area montana di San Giorio è ricca di boschi di castagno da frutto, dove si coltivano i celebri Marroni che vengono esaltati in ottobre nella sagra enogastronomica della Festa del Marrone.
Il territorio ad alta quota di San Giorio è invece compreso nel Parco Naturale Orsiera Rocciavrè tra praterie, boschi di abete bianchi, laghetti e stagni di grande rilievo naturalistico. Molte le borgate ancora abitate tra le quali Pognant, Città e Martinetti, dove l’antica cappella conserva un affresco cinquecentesco. Dai Biglietti un percorso della memoria conduce al luogo del Giuramento antifascista della Garda e attraversa le antiche cave di estrazione del gneiss che con Borgone e Villar Focchiardo furono le attività protoindustriali della zona. La festa patronale in aprile in onore di San Giorgio martire è celebrata con la Danza della Spade degli Spadonari che rievocano un antico rito pagano per la fertilità della terra, mentre dal 1929 viene messa in scena al castello la Soppressione del Feudatario, rievocazione storico leggendaria della lotta tra la popolazione e il feudatario locale. Nell’occasione delle festa patronale è tradizione confezionare i canestrelli, sottili e aromatizzati biscotti a cialda cotti su speciali ferri che ciascuna famiglia si tramanda di generazione in generazione.
Superficie 19,60 km²
Abitanti 1043
Altitudine 420 m slm
Informazioni e orari
tel: 0122.49666
info@comune.sangioriodisusa.to.it | http://www.comune.sangioriodisusa.to.it/
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