Miniera del Ruget

Gravere

Archeologia

La Miniera del Ruget è situata situata a monte della frazione Arnodera, lungo la provinciale n. 254 del Pian del Frais che da Susa porta alla stazione turistica del Frais (Chiomonte), pochi metri sopra la strada stessa. Conserva importanti testimonianze storiche, unite a particolarità geologiche e biologiche.

Ha origini medievali con intenso sfruttamento per tutto il 1200 e una ripresa di estrazione nella prima metà del 1700 e nel 1825 ma senza successo.
Minatori esperti lavoravano manualmente con punteruoli, cunei e mazze, dove lo spazio lo consentiva, per estrarre dalla roccia dolomia di matrice quarzoso carbonatica, minerali di galena, calcopirite e pirite limonizzata.

Non è noto dove venissero lavorati i materiali estratti ma sicuramente nelle vicinanze della miniera. La stratigrafia degli scavi ha permesso di rinvenire resti di radici non identificate, una chiave attribuita al 1200/1300 utile per datare la fine del periodo estrattivo, una perlina medievale sulla suola della miniera, un Asse di Tiberio (35d.C.) nei pressi della miniera . È stato rinvenuto poco minerale, per lo più ganga carbonatica in cui è presente la galena da cui si estraeva l'argento.

Il recupero della miniera è stato realizzato in tempi recenti nell'ambito del progetto di ricerca e valorizzazione "Miniera del Rugèt e dintorni", nato da un'idea di Maurizio Rossi e Anna Gattiglia, è sviluppato da Il Patrimonio Storico-Ambientale con il contributo della Fondazione Compagnia di San Paolo (maggior sostenitore) e del Comune di Gravere.

  Via Roma 3, 10050 Gravere
tel: 0122.622912
info@comune.gravere.to.it |

Il percorso aperto ai visitatori è illuminato ed attrezzato con pannelli esplicativi. All'interno son ben visibili segni ed iscrizioni lasciate dai minatori. Si entra in piccoli gruppi accompagnati da una guida certificata che ha partecipato ad uno specifico corso di formazione e superato un esame finale; caschetti di protezione e pile sono messe a disposizione dal comune, i visitatori son però tenuti ad avere un personale sottocasco. La durata della visita è di circa un'ora.

Dal 2022 rientra tra i siti archeologici aperti in occasione della Giornata del Patrimonio archeologico della valle di Susa di settembre.

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